Vado a vivere in una casa prefabbricata

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La cultura italiana quando si parla di case, purtroppo, ancora oggi non riesce a vedere al di là del proprio naso. Gli italiani intendono la casa, come un edificio in muratura, che più è tozzo e legato ben al terreno, più sarà duraturo e sicuro. Ma, non ci crederete, da qualche millennio c'è un novità chiamata legno nel mondo delle case (verrà trattato l'argomento nei prossimi articoli). Sotto vi vorrei proporre un articolo tratto dal blog del Arch. Paolo Crivellaro in cui viene ben esposto il concetto di casa prefabbricata i pro ed i suoi contro. Vi auguro una buona lettura ed una riflessione su ciò che ci circonda, la natura, e ciò che essa può fare per noi.
Vi inserisco anche un video della costruzione di una casa in legno (questo video ha tutto...tranne il rispetto da parte degli operai della legge sulla sicurezza nel cantiere)

CASE PREFABBRICATE: LUOGHI COMUNI E PREGIUDIZI


Ammettiamolo, cominciamo a saperne parecchio sulle case in legno a risparmio energetico, il settore ci appassiona e siamo sempre più convinti che possano risultare la soluzione alle nostre esigenze abitative. Ma parenti ed amici fanno il possibile per farci cambiare idea. Vai ad abitare in un prefabbricato? Una vera casa deve essere in muratura. E se poi la devi rivendere, chi te la compra? E se prende fuoco? Capisco se fossimo in montagna. Chissà come sarà tra pochi anni. Ho sentito che le assicurazioni non le coprono. Però le puoi costruire su un terreno non edificabile. Costano poco. Costano tanto. E se l’isolante cede con il tempo? Se poi si tarlano? Se ci va addosso una macchina? Se viene un terremoto? Ci potrò appendere i pensili? Non mi sembrano solide. Vedrai, si svaluterà tantissimo. Mi fermo qui, ma potrei ovviamente continuare. Dubbi e perplessità sono legittimi ed auspicabili, quando ci si avvicina a qualcosa che non conosciamo, ma logica vorrebbe che un sano scetticismo fosse accompagnato da un’adeguata apertura mentale. Il termine “casa prefabbricata” nell’immaginario collettivo richiama alla mente l’immagine di qualche fatiscente capannone industriale e ci insinua un senso di precarietà che mal si addice all’idea di casa, solida e duratura che tutti noi abbiamo in mente (a maggior ragione per la nostra). Lo stesso dicasi per l’espressione “casa in legno”, che fa così chalet di montagna (o peggio ancora capanno per gli attrezzi da giardino).
Se avete avuto il tempo di leggere gli altri miei articoli, sapete che mi sono soffermato lungamente sui pregi si questo tipo di strutture e che si potrebbe liquidare la questione come superficiale e non meritevole di approfondimento. Mi limito a lanciare qualche piccolo spunto di riflessione che dovrebbe comunque spazzare via molti dubbi e preconcetti. Sappiamo che la certificazione energetica degli edifici è un obbligo in molte regioni. Supponendo che un giorno dobbiate vendere la vostra abitazione in legno, tale certificato sarà uno dei documenti da includere obbligatoriamente nell’atto notarile. Vale di più una casa male coibentata o una ad alto isolamento termico? Molte abitazioni si deprezzeranno proprio a causa della loro scarsa classe energetica, a prescindere dalle pregiate finiture e dagli alti costi pagati all’atto dell’acquisto. La legge italiana obbliga le imprese a rispondere per 10 anni dei difetti di fabbricazione degli edifici. HAAS Fertigbau vi da una garanzia di 30 anni. Non significa che tra 3 decenni la nostra abitazione sarà da demolire, ma che la ditta crede a tal punto alla solidità della costruzione, da potersi permettere di rispondere per un tempo lunghissimo a qualsiasi problema strutturale che non dipenda da un cattivo utilizzo dell’abitazione da parte nostra. A tale proposito è da sottolineare che HAAS realizza edifici prefabbricati da metà anni ’70, cioè da quando questo tipo di costruzioni è stato concepito. Si tratta cioè di una ditta che ha una storia che va oltre i trent’anni di garanzia che vengono dati al cliente, contando su numeri di produzione impressionanti ed sulla proverbiale qualità tedesca. Ritengo sia un parametro di cui tener conto quando ci sarà da fare una scelta tra HAAS e ditte concorrenti nate da pochi anni (spesso con produzione nell’Europa dell’est per contenere i costi).
Il legno è un materiale che è sempre stato usato tradizionalmente nei nostri edifici. Forse la nostra stessa abitazione possiede solai e tetti a struttura lignea. Chi è stato a visitare Amsterdam o altre città del nord Europa avrà sicuramente notato che gran parte degli edifici storici di epoca medioevale sono in legno ed appaiono perfettamente conservati (basta anche fare un giro a Bolzano per vedere molti palazzi con struttura lignea a vista in facciata). Venezia è un esempio in cui il legno è il materiale da costruzione principale, dalle fondazioni alle strutture. Proviamo forse un senso di provvisorietà ammirando i palazzi sul Canal Grande? L’elemento innovativo che distingue un’abitazione prefabbricata da una tradizionale sta nella parete esterna. Spazzati via i luoghi comuni, qui risiede il cuore tecnologico in grado di garantire efficienza energetica, stabilità, durata, qualità antisismiche e grande portata (70 kg/mq, nessun problema con pensili, mensole e quadri). Il tutto con uno spessore ridottissimo di nemmeno cm.30. Pensiamoci quando qualcuno ci consiglierà l’impresa del cugino dell’amico.

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