IMU - Imposta Municipale Unica


Non più solo Ici, ma anche Imu ovvero, ‘Imposta Municipale Unica”. E’ stata introdotta con la Manovra Monti e consiste nella reintroduzione, sotto ‘mentite spoglie’ della tanto odiata tassa sugli immobili e, nello specifico sulla prima casa. La reintroduzione dell’Ici, o dell’Imu che dir si voglia, dovrebbe portare nelle asfittiche casse dello stato circa 11 miliardi di euro, che con la rivalutazione potrebbero diventare 22, e che in parte finiranno ai Comuni come contentino per l’ulteriore taglio di 1,4 miliardi ai trasferimenti erariali. I comuni, inoltre, grazie al federalismo fiscale avranno la possibilità di ritoccare le aliquote in difetto o in eccesso in base alle proprie esigenze di bilancio. 
Ma vediamo più nello specifico di cosa si tratta e in che modo influirà con le nostre finanze. La manovra varata dal governo Monti prevede l’anticipo al 2012, e non più al 2014 come previsto nel decreto precedente, dell’introduzione dell’imposta unica con il ritorno dell’Ici sulla prima casa e la rivalutazione delle rendite catastali fino al 60%.
Le aliquote. L’aliquota per il prelievo fiscale resterà invariata, ovvero, al 7,6 per mille per le seconde case. Con il federalismo fiscale i Comuni potranno intervenire sulle aliquote aumentandole o diminuendole del 2 per mille per prime case e del 3 per mille per tutti gli altri immobili. L’aliquota base per l’abitazione principale, invece, sarà del 4 per mille.
Le detrazioni. La manovra prevede una detrazione di 200 euro per i proprietari della sola abitazione principale. A questa detrazione poi andranno a sommarsi ulteriori detrazioni in base alla presenza o meno di un convivente a carico e al numero dei figli. 
La super-Imu. Ma quella che fa più paura è la super-Imu, ovvero, l’aumento la sovratassa che si andrà a pagare in seguito alla rivalutazione dell’immobile. Aumentando il valore immobiliare, infatti, maggiore sarà anche l’imponibile su cui applicare l’aliquota. La legge prevede una rivalutazione del 5% con aumenti fino all’80%.
I moltiplicatori. La rivalutazione catastale prevede moltiplicatori diversi a seconda della classificazione dell’immobile. Per i fabbricati del gruppo catastale ‘A’ e delle categorie ‘C/2’, ‘C/6’ e ‘C/7’ bisogna moltiplicare per 160; moltiplicare per 140 per gli immobili del gruppo ‘B’ e delle categorie ‘C/3’, ‘C/4’ e ‘C/5’; per 80 per le costruzioni della categoria ‘A/10’; per 60 per i fabbricati del gruppo ‘D’ e infine per 55 per quelli della categoria ‘C/1’.
Per i terreni agricoli il calcolo va fatto moltiplicando il reddito in catasto rivalutato del 25% e moltiplicato per 120.


Per approfondimenti:
http://lidimatematici.wordpress.com/2011/12/06/il-calcolo-dell-imu-una-stangata-necessaria/

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