Piano Casa Calabria


Il Piano Casa Calabria è stato approvato nell’agosto del 2010 dopo varie vicissitudini legate al commissariamento dell’Ente Regione e al cambio di colore politico dell’amministrazione. La Calabria è stata l’ultima a recepire e applicare il Piano Casa Nazionale varato dal Governo Berlusconi nel 2009. Le recenti disposizioni del Decreto Sviluppo, con il cosiddetto ‘Piano Casa 2’, poi hanno portato l’amministrazione regionale a prevedere sostanziali ampliamenti e modifiche alla norma originaria. Modifiche che sono tutt’ora solo in fase di bozza ma che se approvate potrebbero rappresentare una vera e propria rivoluzione – se positiva o negativa sarà da vedere – per il territorio regionale, poiché prevedono l’estensione delle norme di ampliamento volumetrico anche agli edifici non residenziali.
Ma procediamo per gradi. Il “Piano Casa” della Regione Calabria è stato varato con la Legge Regionale 21/2010, regolarmente pubblica sulla Gazzetta Ufficiale, con cui è stata data attuazione all’intesa del 1 aprile 2009 tra Stato ed enti Locali per il rilancio del settore edilizio attraverso l’incentivo di interventi privati. Con la legge regionale la vecchia Dia – denuncia di inizio attività – è stata sostituita dalla Scia, ovvero, ‘Segnalazione certificata di inizio attività’. In questo modo si potrà procedere all’inizio dei lavori nel giorno stesso della segnalazione all’amministrazione comunale, senza dover attendere i 30 giorni necessari per eventuali verifiche, che potranno essere fatte in corso d’opera. Il piano casa calabrese nella sua prima versione prevede, come disposto dalla legge nazionale, gli interventi di ampliamento degli edifici residenziali fino al 20% del volume totale degli immobili non superiori ai 1000 mc. Prevede inoltre la sostituzione edilizia attraverso la demolizione e la ricostruzione con un aumento della volumetria fino al 35%. Tutti i nuovi interventi devono essere condotti nel rispetto delle norme antisismiche, di ottimizzazione delle prestazioni energetiche e di eliminazione delle barriere architettoniche. 
Nella legge regionale sono inclusi anche gli immobili non ancora ultimati e quelli condonati. Per questi ultimi il condono deve essere antecedente alla presentazione della domanda di ampliamento della volumetria. Per gli edifici ancora da ultimare l’eventuale ampliamento non deve portare ad uno slittamento nella fine dei lavori che devono essere conclusi entro i termini previsti nel progetto originario.
Con il Decreto Sviluppo varato di recente dall’ex Governo Berlusconi anche il Piano Casa della Regione Calabria si aggiorna, allargandosi anche agli edifici non residenziali, in un primo momento esclusi dagli incentivi. La nuova norma è ancora in fase di bozza, ma, in sostanza prevede di estendere anche agli edifici industriali, agricoli ecc. la possibilità di effettuare un ampliamento volumetrico o di demolire e ricostruire l’edificio in questione. Il nuovo programma prevede anche dei premi per la riqualificazione delle aree urbane degradate con la delocalizzazione degli ‘edifici incongrui’.
Nella bozza che presto sarà al vaglio della giunta regionale, inoltre, vengono chiariti ulteriormente i rapporti tra miglioramento energetico e sismico degli edifici e i bonus ad essi connessi. Questa bozza, dopo l’approvazione in giunta sarà trasmessa al Consiglio regionale che dovrà votarla per convalidarne i contenuti e solo all’ora, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il nuovo piano casa Calabria entrerà in vigore e avrà valore di legge.

Pin It


0 commenti:

 

Archivio