Con il decreto legislativo numero 156 del 17 settembre 2010 è stata istituita ‘Roma Capitale’. Un decreto che trasforma la città di Roma da comune ad ente territoriale, dotandola di uno statuto autonomo e di un’autonomia amministrativa e finanziaria. Una trasformazione pratica oltre che formale, in quanto al di là del cambiamento di denominazione, prevede anche l’attribuzione di nuove funzioni agli organi amministrativi locali nonché il trasferimento di alcuni beni dello Stato.
In seguito
all’istituzione di Roma capitale il consiglio comunale, infatti, ha
cambiato denominazione diventando Assemblea Capitolina mentre i
consiglieri comunali, sono stati equiparati ai deputati e possono,
quindi, fregiarsi del titolo di onorevoli. Resta invariato il numero
di consiglieri comunali, ovvero 48 e quello degli assessori 12. Il
decreto prevede anche la possibilità per gli assessori di
rientrare come consiglieri nel momento in cui dovessero decadere dal
loro incarico. Limitato a 15 il tetto per il numero dei municipi.
L’assemblea capitolina, rispetto al vecchio consiglio comunale,
avrà maggiori poteri in materia di edilizia pubblica e
privata, di sviluppo urbano e pianificazione territoriale e nella
valorizzazione dei beni storici, artistici ed ambientali. Passerà
al Campidoglio anche l’ultima parola in merito alle varianti
urbanistiche della città.
In fase di approvazione
nell’ambito urbanistico da parte dell’assemblea capitolina ci
sono, in particolare, 35 delibere urbanistiche già passate in
commissione per un valore di 600 milioni di euro di investimenti
privati e 200 milioni di euro di opere pubbliche. Lavori che
interesseranno circa 15 mila lavoratori e che promettono di fare da
motore per l’economia dell’intera Roma Capitale.
E’ stato approvato nei
giorni scorsi, infine, il secondo decreto attuativo della legge
istitutiva di Roma Capitale, che prevede il trasferimento al
Campidoglio di numerose altre prerogative nel campo dell’edilizia e
dell’urbanistica attualmente di competenza della Regione Lazio e di
altri enti locali, tra cui le procedure per la Valutazione
dell’Impatto Ambientale (VIA) e l’approvazione delle varianti
relative al piano regolatore. Passano al sindaco di Roma e al
Campidoglio, inoltre, alcune funzioni prima di competenza del
Ministero per i Beni e delle Attività culturali. A Roma
capitale sono stati conferiti anche i poteri di protezione civile
grazie ai quali il Campidoglio potrà emanare ordinanze per
l’attuazione di interventi di emergenza o per l’eliminazione di
situazioni di pericolo per cose o persone. Il prossimo passo, adesso,
è rappresentato dai pareri espressi dalle commissioni Bilancio
di Camera e Senato e successivamente dalla Bicamerale della
Conferenza Stato Regioni.
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